sabato 9 febbraio 2013

Newsletter Domino - Quanto sei d'accordo con la crisi?



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Quanto sei d'accordo con la crisi?


Visto il grande apprezzamento, di cui ancora vi ringrazio di cuore, dell'ultima lettera informativa, voglio continuare sul filone "dell'intangibile" che genera REALMENTE risultati.

Mi spiego meglio e vado immediatamente al nocciolo della questione.

La nostra azienda, il nostro reparto, la nostra famiglia e semplicemente … la nostra macchina da chi dipendono? Chi li ha creati? Chi li sta continuando a creare secondo per secondo?

La risposta è ovvia, così ovvia, che non ci fermiamo a riflettere per vedere cosa racchiude e nasconde. Ma partiamo da questo postulato ovvio "io creo la mia azienda" e cominciamo ad approfondirlo: sulla base di cosa la sto creando? (e non dimenticate, il crearla va avanti ogni istante, ora che state leggendo, dopo quando mi maledirete…! O quando vi arrabbiate con la segretaria e quando chiudete quel bel contratto).

La sto creando sulla base di ciò che penso sia giusto, e questo mio giusto si basa su ciò su cui ho dato il mio accordo. Prima di pensare che ho trascorso troppo tempo alla "fiera delle ovvietà" o che l'Hubbard Management System sia davvero poco funzionale, per tenerla semplice ed invitarvi a riflettere, facciamo un esempio concreto. Mario è il titolare di un'azienda che vende e produce vini; ha un responsabile di produzione ed un responsabile commerciale, più una serie di collaboratori. Osserva che i suoi uomini fanno degli errori; vede anche – e decisamente il martellamento a riguardo è molto intenso – che il mercato è in crisi, ci sono difficoltà, le aziende fanno fatica, alcune chiudono… e se all'inizio non concorda col fatto che questo lo debba riguardare, dopo un po' – ricordatevi, il martellamento continua – potrebbe cominciare ad avere dei dubbi.

Diciamo che questo "dopo un po'" sia una settimana e vediamo cosa può essere successo in quella settimana. Il responsabile commerciale non ha fatto alcuna riunione con i venditori perché impegnato in un viaggio tra i vari fornitori d'uva (ha lavorato, non era in ferie!); il responsabile di produzione, innervosito da un collaboratore alquanto problematico, non è riuscito a fare dei controlli di qualità… doveva gestire il tipo… e le statistiche mostrano un primo calo.

Torniamo al nostro Mario che, guardando i dati, vede quel calo. Sa che i suoi uomini sono stati al lavoro, che si sono impegnati duramente, eppure c'è un calo dei risultati "oh mio Dio, vuoi vedere che la crisi comincia a toccarmi? No! Non è possibile… no.." ma un piccolo dubbio si è insinuato nella sua mente.

Traducendo a livello di cose con cui concordare, se prima il suo disaccordo con la crisi era del 100% ora magari è del 90%. Quel 10% di accordo con il soggetto è nato.

Secondo voi cosa può causare? Certamente Mario comincia a preoccuparsi, perde un po' di spinta, poca, non molta, ma quel poco che lo a trascurare di "riprendere" il direttore commerciale nel non tralasciare mai le riunioni con i commerciali… Una leggera ansia – certamente ben nutrita dal martellamento sulla crisi – ogni tanto lo accompagna, e cosa può succedere?

Che quel diavolo di 10% diventa un 20% o giù di lì, che Mario, per confermare che le sue azioni sono giuste, che si sta impegnando e lavorando sodo, trova solo in quella "crisi" le spiegazioni al suo calo, la accetta, e lì COMINCIA la crisi.

So che può sembrare semplicistico e banale ma rifletteteci un attimo ed andate a trovare quel momento in cui avete cominciato ad essere d'accordo… e cominciate a discordare! Ognuno di noi può far crescere la sua azienda SEMPRE, in qualunque situazione, ma solo se lo desidera veramente e se, come prima cosa, è veramente, al 100% d'accordo che si fa!

Manuela Baccari
Responsabile Marketing
































































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